Il dipendente ha diritto di accedere ai sui dati sulla geolocalizzazione
Foto di Tushar Mahajan su Unsplash
Il Garante privacy ha comminato una sanzione di 20mila euro a una società incaricata della lettura dei contatori di gas, luce e acqua
Il Garante privacy ha comminato una sanzione di 20mila euro a una società incaricata della lettura dei contatori di gas, luce e acqua, per non aver dato idoneo riscontro alle istanze di accesso ai dati di tre dipendenti. I tre lavoratori, per verificare la correttezza della propria busta paga, avevano chiesto alla ditta di conoscere le informazioni utilizzate per elaborare i rimborsi chilometrici e la retribuzione mensile oraria, nonché la procedura per stabilire il compenso dovuto.
Il Garante privacy ha multato la società che non ha risposto adeguatamente alle richieste di accesso ai dati dei dipendenti. I lavoratori avevano chiesto informazioni sui rimborsi chilometrici e la retribuzione, compresi i dati raccolti tramite geolocalizzazione su smartphone aziendale. La società non ha comunicato chiaramente questi dati, violando la normativa sulla privacy, e il Garante ha ordinato di fornire ai dipendenti le informazioni richieste, sottolineando l’obbligo di indicare motivi specifici se le richieste non possono essere soddisfatte.